Il tetto è un elemento fondamentale per qualsiasi edificio, in quanto ricopre l’importante funzione di protezione dagli agenti atmosferici e mantenimento di una temperatura interna vivibile. Per questo motivo è importante coibentarlo ed isolarlo al meglio affinché svolga questo ruolo.
Esistono tuttavia diversi tipi di tetto: ognuno presenta delle particolarità ed è più o meno adatta a sistemi differenti di isolamento. Quelli più utilizzati sono l’isolamento del tetto piano e del tetto a falde (inclinato): scopriamo di più.
Il tetto piano era inizialmente destinato alle coperture non residenziali a causa della sua minore capacità di garantire l’isolamento termico necessario, ma oggi, grazie alle moderne soluzioni di coibentazione, è possibile utilizzarlo anche per gli ambienti abitabili.
Il principale vantaggio del tetto piano è dovuto dalla sua conformazione. Con una pendenza minore del 5%, necessaria solo a far defluire l’acqua piovana, è possibile calpestarlo agevolmente. Per questo può essere facilmente trasformato in un terrazzo o addirittura in roof garden, veri e propri giardini e prati che compaiono soprattutto nelle grandi città.
Il tetto a falde, comunemente conosciuto come tetto inclinato, è caratterizzato da facce piane inclinate sorrette da una struttura portante. La forma di questo tetto viene determinata da una o più facce piane inclinate, dette falde. Il grado di pendenza normalmente viene scelto sulla base dell’intensità delle precipitazioni nevose che caratterizzano l’area geografica in cui è costruito l’edificio.
La pendenza di questa tipologia di tetti arriva fino ai 45 gradi nei paesi di montagna. La sua conformazione rende difficile la calpestabilità, ma è in grado di isolare meglio dal punto di vista termico.
La coibentazione del tetto piano è fondamentale per avere un buon isolamento termico.
Un buon isolamento permette di risparmiare ed evitare sprechi e dispersioni termiche, migliorando anche il benessere dell’individuo all’interno dell’abitazione. Un buon isolamento termico rende l’abitazione confortevole e vivibile in maniera adeguata, sia nella stagione fredda, sia in quella calda.
L’isolamento termico di queste strutture richiede un’attenzione particolare ai seguenti aspetti:
È possibile realizzare due tipi di coibentazione: copertura piana a tetto caldo e copertura piana a tetto rovescio.
Le coperture piane a tetto caldo prevedono il posizionamento di una barriera al vapore fra il materiale isolante e l’elemento strutturale. Sulla superficie più esterna del pannello coibentante, invece, viene posizionato un manto impermeabile.
Il manto impermeabile, se non avesse barriera al vapore sulla superficie interna, potrebbe impedire lo smaltimento del vapore acqueo proveniente dai locali sottostanti e creare condensa, impregnando il materiale isolante.
La creazione di condensa, è il principale rischio della copertura piana a tetto caldo, che può tuttavia essere ridotta scegliendo manti di copertura poliolefinici.
Le coperture piane a tetto rovescio sono realizzate ponendo lo strato isolante sopra il manto impermeabile che, a differenza della soluzione precedente, rimane sulla superficie interna del pannello coibentante.
In questo caso è il materiale isolante ad essere maggiormente esposto alle escursioni termiche e alle intemperie, proteggendo così lo strato di impermeabilizzazione e aumentandone la durata nel tempo. Queste caratteristiche rendono questo tipo di isolamento più resistente e adatto all’implementazione di soluzioni calpestabili.
Per l’isolamento di un tetto piano, i materiali isolanti che garantiscono un’adeguata risposta alle sollecitazioni fisiche e meccaniche a cui è sottoposta questa soluzione sono il polistirene estruso o il poliuretano espanso.
Anche nel caso di isolamento di un tetto a falde, è importante prestare attenzione ad alcune caratteristiche fondamentali come:
Bisogna poi tener conto anche della posizione di posa, se esterna o interna, e anche dell’abitabilità del sottotetto. Tutti questi elementi contribuiscono alla scelta della soluzione di isolamento tetto migliore
In questo caso, l’intervento è effettuato dall’esterno e il materiale isolante è posto direttamente sotto le tegole, i coppi o le lastre della copertura, sostenuto dalle falde inclinate del tetto stesso.
Nel caso dell’isolamento interno della copertura a falde, la posa dell’isolante viene eseguita direttamente sulla struttura della falda mediante l’utilizzo di pannelli di materiale coibente. Questa soluzione è particolarmente utilizzata nel caso di abitazioni dotate di sottotetti abitabili.
A seconda dell’abitabilità del sottotetto, si possono distinguere tre tipologie di tetto: caldo, freddo e ventilato:
I costi variano molto a seconda dei materiali che scegliamo, della manodopera e delle caratteristiche del tetto che vogliamo isolare:
In genere, risulta quindi più economica la coibentazione del tetto piano rispetto alla coibentazione del tetto a falde. Si consiglia comunque di considerare una possibile manutenzione maggiore nel caso del tetto piano, ma, grazie all’utilizzo di nuovi materiali sempre più efficienti e duraturi, questa esigenza sta diminuendo con il tempo.
In conclusione, a seconda del tipo di tetto dell’edificio, dell’utilizzo che si desidera farne e delle caratteristiche da mantenere, è possibile optare per diverse soluzioni, ognuna più o meno efficiente in una determinata situazione.