Coibentazione tetto: tecniche, costi e materiali

L’efficientamento energetico è uno dei temi più caldi degli ultimi anni e, proprio come l’isolamento delle pareti con cappotto termico, anche la coibentazione del tetto rientra tra gli interventi di efficientamento più richiesti.

In cosa consiste questo intervento? Perché è così importante per garantire il comfort e il benessere abitativo dell’edificio? Quali sono i costi da considerare? Rispondiamo a tutte queste domande all’interno di questo articolo di approfondimento.

Coibentazione tetto: a cosa serve e perché è importante

Il problema dei ponti termici e della dispersione di calore all’interno degli edifici costituisce una delle principali cause degli interventi di efficientamento energetico. Proprio come per le pareti perimetrali, anche per quanto riguarda la copertura è fondamentale prevedere un sistema di coibentazione.

Sapevi che…

  • La maggior parte del calore all’interno dell’edificio viene disperso a causa dei ponti termici presenti in prossimità della copertura?

  • Il soffitto e il tetto costituiscono un punto di scambio termico importante (tra calore interno all’edificio e temperatura esterna) e sono soggetti alla formazione di condensa interstiziale e muffa?

  • Il tetto è interamente esposto alla pioggia ed è più soggetto al problema dell’umidità rispetto alle pareti perimetrali?

Partendo da questi presupposti, è evidente che la coibentazione tetto può essere la soluzione ideale per avviare un reale processo di efficientamento energetico dell’edificio.

Isolamento tetto

I vantaggi della coibentazione tetto

A cosa serve l’isolamento tetto? E quali problematiche risolve?

  • Migliora il comfort abitativo dell’edificio e il benessere termo-igrometrico.

  • Consente di eliminare i ponti termici e ridurre le dispersioni di energia, risparmiando sull’utilizzo di impianti di riscaldamento e raffreddamento.

  • Evita la formazione della condensa, causa di muffe e macchie.

  • Contribuisce alla sostenibilità ambientale, evitando un dispendio energetico inutile e dannoso.

Isolamento tetto: normativa

In relazione ai prodotti per la coibentazione tetto, esistono due normative di riferimento:

  • Regolamento Prodotti da Costruzione (UE) n. 305/2011: i materiali per l’edilizia devono necessariamente essere marcati CE e garantire i requisiti minimi di sicurezza previsti dalla normativa in relazione a sicurezza, igiene e capacità di resistenza al fuoco;

  • Decreto CAM (Criteri Ambientali Minimi): i prodotti per l’edilizia devono rispettare i criteri previsti dal Decreto in termini di sostenibilità lungo tutto il ciclo di vita del prodotto.

Quando coibentare il tetto?

Quali sono le occasioni in cui è necessario considerare un intervento di isolamento per la copertura?

  • In presenza di infiltrazioni;

  • Quando si desidera rendere il sottotetto abitabile;

  • Quando è necessario ristrutturare il tetto esistente;

  • Quando si desidera migliorare la vivibilità all’interno dell’abitazione: casa meno fredda nel periodo invernale e più fresca nel periodo estivo;

  • Per ridurre i costi energetici in bolletta migliorando il risparmio energetico.

Coibentazione tetto piano vs a falde: tecniche e differenze

Prima di parlare dei materiali isolanti veri e propri e degli accessori necessari per isolare la copertura, è importante valutare quale tipologia di tetto si desidera coibentare. Una prima caratteristica da valutare è la struttura del tetto in questione:

Coibentazione tetto piano

Un tetto piano è caratterizzato da una pendenza minima (inferiore al 5%). I tetti piani calpestabili sono spesso adibiti a spazi vivibili, quali terrazze o roof garden. Esistono due tecniche per isolare un tetto pianto:

Isolamento a tetto caldo: si posiziona una barriera al vapore tra il materiale isolante e la struttura (per evitare la formazione di condensa) e un manto impermeabile sulla superficie esterna dello strato isolante;

Isolamento a tetto rovescio: si posiziona il materiale isolante sopra al manto impermeabile che rimane all’interno del pannello. Questa soluzione è particolarmente utilizzata per i tetti calpestabili (per questi tetti si usa spesso la guaina bituminosa saldata a caldo per garantire la giuntura perfetta della membrana).

Coibentazione tetto a falde (o inclinato)

Il tetto a falde è il tipico tetto inclinato con pendenza superiore al 5% (il grado di pendenza si sceglie sulla base dell’intensità delle precipitazioni nella singola area geografica). Esistono due tecniche per isolare una copertura a falde:

Isolamento all'estradosso della struttura (verso l’esterno): il materiale isolante si posa sull’estradosso della struttura. Soluzione utilizzata soprattutto in presenza di sottotetti abitati;

Isolamento all'intradosso della struttura (verso l’interno): si realizza una sorta di controsoffitto isolato che funge da struttura. Il materiale isolante si posa direttamente sotto le tegole, i coppi o le lastre di copertura.



Tetto piano
Tetto a falde

Coibentazione tetto in cemento o in legno: tecniche e differenze

Un’altra caratteristica da considerare quando si valuta un intervento di coibentazione tetto è il materiale con cui è realizzata la copertura: tetto in legno o tetto in cemento? Infatti, qui entra in gioco il concetto di “sfasamento termico”, ovvero la capacità del materiale di trattenere e rilasciare il calore e stabilizzare la temperatura:

Coibentazione tetto in legno

In presenza di un tetto in legno, il materiale isolante ha il compito di assorbire e trattenere il calore per rilasciarlo lentamente al momento giusto. In altre parole, deve garantire elevate prestazioni in termini di sfasamento, in quanto il legno non è un materiale in grado di farlo autonomamente.

Per questo i materiali isolanti di origine naturale sono i più consigliati: per esempio, la lana di roccia conferisce una massa termica maggiore alla struttura e consente la traspirazione dei pannelli (grazie all’utilizzo di teli tecnici dedicati). Inoltre, essendo un materiale completamente ignifugo, aiuta nel compensare la resistenza al fuoco di questo tipo di strutture in legno. 

Coibentazione tetto in cemento

Diversamente, in presenza di tetti in laterocemento, non è necessario che il materiale isolante abbia particolari doti di sfasamento (immagazzinamento e rilascio di calore), in quanto questo compito è già svolto in modo ottimale dal solaio.

Per questo i materiali sintetici, come EPS o XPS, sono gli isolanti perfetti: non apportano massa alla struttura e consentono di ridurre gli spessori, garantendo elevate prestazioni isolanti.

 

Tetto in legno
Tetto in cemento

Tetto ventilato e tetto non ventilato: cosa cambia?

Quando si parla di coibentazione tetto, un’altra scelta importante riguarda la copertura ventilata. Cos’è la ventilazione? Un tetto ventilato è caratterizzato dalla presenza di una camera d’aria al di sotto del manto di copertura

La camera d’aria, realizzata grazie ad un’intercapedine ventilata a ridosso dell’isolamento e sotto al manto di copertura, favorisce la traspirabilità e lo smaltimento del vapore acqueo, evitando la formazione di condensa.

Perché scegliere un tetto ventilato?

  • Smaltisce l’eccesso di vapore acqueo evitando fenomeni di condensa;

  • Ottimizza il benessere legato al clima all’interno dell’abitazione.

Quali sono i migliori materiali per coibentare il tetto?

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Pannelli coibentazione tetto: tutte le alternative

Proprio come accade per il cappotto termico, anche quando si parla di isolamento del tetto, una delle scelte più importanti riguarda il materiale isolante con cui realizzare la coibentazione. 

Quali sono i pannelli isolanti per coibentazione tetti più richiesti sul mercato?

Lana di roccia

La lana di roccia è un materiale di origine naturale che deriva dalla fusione di rocce vulcaniche. Tra le diverse alternative presenti sul mercato è attualmente la più richiesta: viene considerato il miglior materiale per coibentazione tetto per prestazioni e rapporto qualità/prezzo.

Infatti, garantisce ottime prestazioni isolanti in ambito termico e acustico e ha conducibilità termica ridotta. Non è un materiale cancerogeno ed è autoestinguente, con classe di reazione al fuoco A1. È biosolubile e rispetta gli standard previsti dal mercato edile in ambito sostenibilità.

lana di roccia

Sughero

Il sughero è un altro materiale di origine naturale utilizzato per la coibentazione tetto. Si distingue per la sua leggerezza e per la sua elevata capacità in termini di traspirabilità e sfasamento termico. Come la lana minerale, è un materiale eco-friendly. Se paragonato ad altri materiali isolanti per il tetto, risulta particolarmente costoso.

sughero

Fibra di legno

La fibra di legno ha origine vegetale e, come il sughero, si caratterizza per la sua leggerezza e la sua versatilità. Garantisce elevate prestazioni in termini di isolamento termico e acustico ed è 100% riciclabile e biodegradabile. Rispetto alla lana di roccia e al sughero, però, è meno resistente all’umidità e al vapore, rischiando di favorire la formazione di muffe e condensa interstiziale.

fibra legno

EPS - Polistirene Espanso Sinterizzato

I materiali di origine minerale e naturale non sono gli unici utilizzati per la coibentazione tetto. Infatti, esistono anche materiali sintetici, apprezzati soprattutto per il costo contenuto. Il polistirene espanso sinterizzato è tra questi. Garantisce buone prestazioni in termini di isolamento termico ed è molto leggero.

È impermeabile all’acqua, ma non è particolarmente resistente alla compressione. Attualmente è tra i materiali più economici sul mercato.

eps

XPS - Polistirene Espanso Estruso

Tra i materiali di origine sintetica utilizzati per il Sistema Tetto c’è anche il polistirene espanso estruso. Questo materiale è tra i più richiesti per gli interventi di coibentazione in quanto, oltre ad essere economico, garantisce buone prestazioni di isolamento ed è resistente alla compressione e all’umidità.

xps

Miglior materiale per coibentazione tetto: quali scegliere?

Ogni materiale isolante ha caratteristiche proprie: come scegliere il migliore? Nella scelta è necessario considerare due tipologie di fattori: caratteristiche del materiale e caratteristiche del tetto e dell’ambiente in cui si opera.

Caratteristiche del materiale:

  • Conducibilità termica;

  • Densità;

  • Spessore;

  • Resistenza meccanica;

  • Comportamento al fuoco;

  • Sfasamento termico;

  • Proprietà fonoassorbenti;

  • Traspirabilità;

  • Sicurezza e salubrità;

  • Modalità di posa;

  • Sostenibilità del prodotto nell’intero ciclo produttivo;

  • Costo.

Caratteristiche del tetto e dell’ambiente:

  • Geometria del tetto;

  • Pendenza del tetto;

  • Tipologia di copertura e natura della struttura;

  • Sistema di posa del manto;

  • Eventuale presenza di sistemi fotovoltaici

  • Luogo in cui si opera: è necessario considerare l’altitudine, il clima e la zona energetica di riferimento. Infatti, il D.P.R. n. 412/1993 suddivide il territorio italiano in sei aree climatiche sulla base del fabbisogno termico. La Normativa definisce le prestazioni che i materiali isolanti devono garantire in termini di spessore e trasmittanza (U) per ciascuna zona.

Non solo pannelli isolanti: barriera al vapore e membrane traspiranti

Il materiale isolante non è sufficiente per realizzare una coibentazione efficace. Infatti, proprio come per il Sistema a Cappotto, anche l’isolamento della copertura prevede la realizzazione di un vero e proprio “Sistema Tetto”. 

Per questo, insieme ai pannelli isolanti, giocano un ruolo fondamentale anche i teli tecnici, ovvero barriere a vapore e membrane traspiranti, che hanno il compito di evitare la formazione di condensa interstiziale riducendo il rischio di comparsa di muffe.

Fanno parte del Sistema Tetto i seguenti teli tecnici:

  • Barriera al vapore: è impermeabile all’acqua e al vapore. Scherma il vapore affinché non raggiunga il materiale isolante e la struttura;

  • Freno a vapore: è impermeabile all’acqua, ma parzialmente permeabile al vapore. Regola il passaggio di vapore per evitare la formazione di condensa;

  • Membrana traspirante: è impermeabile all’acqua e permeabile al vapore. Evita le infiltrazioni d’acqua e consente all’acqua che entra dal tetto di defluire all’interno della grondaia. 

Grondaia tetto e sistemi di gronda per termocoperture

Perché l’edificio sia resistente nel tempo, è importante che tutte le sue componenti collaborino tra loro alla perfezione. Per questo, quando si parla di tetti non si può prescindere dal sistema di gronda. Infatti, una cattiva progettazione e installazione del sistema di smaltimento delle acque può condurre a problemi di tipo strutturale.

A cosa serve la grondaia? Il sistema di gronda consente di gestire il flusso di acqua piovana e indirizzarlo correttamente nei punti di raccolta dedicati. Infatti, la grondaia raccoglie l’acqua proveniente dal tetto e la convoglia all’interno di un sistema di smaltimento formato da tubi pluviali, pozzetti e canalette di scolo.

Perché è fondamentale per il Sistema Tetto? Perché il corretto deflusso dell’acqua piovana dal tetto permette di evitare il percolamento lungo le mura strutturali e il rischio di eventuali infiltrazioni

Anche quando si parla di grondaie, esistono diverse alternative sul mercato: grondaia in pvc, in rame, in alluminio, etc. Come sempre è fondamentale saper scegliere l’alternativa più adatta per ogni situazione.

grondaia tetto

Costo coibentazione tetto con Superbonus 110

Dopo aver parlato di tutte le variabili da considerare per la coibentazione del tetto, è il momento di scoprire qual’è il costo di questo intervento. Quanto costa isolare il tetto? Anche in questo caso ci sono in gioco diversi fattori:

  • Tipologia di pannelli isolanti;

  • Tipologia di isolamento: l’isolamento interno è più economico rispetto a quello esterno;

  • Tipologia di copertura e struttura del tetto;

  • Costi di manodopera.

Proprio come l’isolamento a cappotto dell’edificio, anche la coibentazione tetto rientra tra gli interventi di efficientamento previsti dal Superbonus 110. In particolare, l’isolamento del tetto, come il cappotto termico, rientra tra gli interventi trainanti di isolamento sull’involucro previsti dal Bonus. 

Quali sono i criteri per accedere alle detrazioni sulla coibentazione del tetto?

  • La coibentazione del tetto deve incidere su oltre il 25% della superficie lorda complessiva disperdente;

  • La copertura dell'edificio deve essere un elemento di separazione tra l’esterno e un’area riscaldata;

  • La coibentazione deve garantire il miglioramento di almeno due classi energetiche dell’edificio;

  • I materiali isolanti utilizzati devono essere scelti nel rispetto del Decreto CAM.

Come accade per il cappotto, anche per l’isolamento del tetto le detrazioni fiscali vengono ripartite in 5 rate annuali di uguale importo. In alternativa, è possibile scegliere lo sconto in fattura o la cessione del credito a terzi (banche e intermediari finanziari) per ottenere un risparmio immediato.

Fino a quando sarà valido il Superbonus? L’ultima proroga consente di usufruire delle detrazioni del Superbonus 110% fino al termine del 2023. Da Gennaio 2024 la detrazione scenderà al 70% e dal 2025 al 65%.

Come scegliere il giusto fornitore di materiale isolante termico per tetti

Come accade spesso nel mercato dell’edilizia, il numero di fornitori di materiali isolanti per il tetto è particolarmente elevato. Affidarsi al giusto fornitore non è sempre semplice, ma per fare la scelta giusta è necessario considerare alcuni fattori fondamentali:

Awareness e Storicità del marchio

È importante valutare la presenza sul mercato nazionale e internazionale dell’azienda e i Partner con cui collabora.

Qualità dei prodotti

Si valuta verificando che i prodotti siano accompagnati da certificazioni e documentazione tecnica.

Ampiezza catalogo

Un buon fornitore presenta ai propri clienti un catalogo prodotti ricco e completo, con tutti gli accessori e i materiali necessari per eseguire l’intervento di isolamento. In questo modo l’azienda potrà rapportarsi con un unico fornitore.

Produzione interna

Un buon fornitore edile è spesso anche produttore. Essere produttori significa avere un know-how specifico dei prodotti e saper consigliare la soluzione ideale per ogni esigenza.

Tempi di risposta e consegna brevi

I tempi di risposta e consegna sono un altro criterio fondamentale da tenere in considerazione nel processo di valutazione.

Sostenibilità dei materiali e dei processi produttivi

Sostenibilità dei materiali e dei processi produttivi, nel rispetto delle normative vigenti nell'attuale mercato dell’edilizia.

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