Indice
- Qual è la differenza tra cantieri fissi e mobili?
- Sicurezza cantieri edili: l'importanza di lavorare in un ambiente sicuro
- Legge sulla sicurezza nei cantieri: le norme di riferimento
- Responsabile sicurezza cantieri, coordinatore sicurezza: tutti i soggetti interessati
- Documenti cantiere edile: POS, PSC, PSS
- I principali rischi in un cantiere edile
- Valutazione dei rischi: come funziona
- Attrezzatura da cantiere: tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie
- Come scegliere il giusto fornitore di attrezzatura da cantiere
- Dakota Group: il fornitore ideale per la sicurezza in cantiere
Sicurezza cantieri: regole e attrezzature
Il cantiere edile è uno dei luoghi di lavoro considerati più “a rischio”: per questo la sicurezza all’interno dei cantieri è diventata una vera e propria priorità, trattata ampiamente anche all’interno della Normativa. Infatti, all’interno del cantiere edile esistono obblighi e regole indispensabili per garantire la salute e la sicurezza degli addetti ai lavori.
Dai documenti previsti dalla Normativa all’attrezzatura di prevenzione e protezione: scopriamo insieme quali sono le regole di sicurezza cantiere fondamentali per garantire il corretto svolgimento delle attività lavorative.
Qual è la differenza tra cantieri fissi e mobili?
Prima di parlare di sicurezza e cantieri edili, è importante saper distinguere le diverse tipologie di cantiere esistenti. In particolare, esistono due macro-categorie di cantieri:
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I cantieri fissi sono quelli che non subiscono alcuno spostamento e necessitano dell’utilizzo di una segnaletica dedicata. Rientrano in questa categoria i cantieri edili, dedicati a costruzione o ristrutturazione di edifici;
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I cantieri mobili sono sono quelli che subiscono spostamenti (da poche centinaia di metri a qualche km al giorno/all’ora). Rientrano in questa categoria i cantieri stradali, per esempio quelli per la realizzazione di gallerie o ferrovie.
Sicurezza cantieri edili: l'importanza di lavorare in un ambiente sicuro
La sicurezza all’interno di un cantiere è un tema che riguarda diversi ambiti e implica numerosi protagonisti:
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Normativa
Conoscere la Normativa di riferimento è fondamentale per rispettare le regole e non incorrere in potenziali sanzioni.
- Personale e responsabilità
Come accade all’interno di altri luoghi di lavoro, anche all’interno del cantiere edile vengono individuate alcune figure professionali responsabili della sicurezza cantiere.
- Documenti
Per garantire la sicurezza in cantiere è importante dotarsi dei documenti corretti, focalizzati sulla segnalazione delle criticità e sull’organizzazione delle attività in caso di rischio/pericolo.
- Attrezzatura
Per garantire la sicurezza dei lavoratori e il corretto svolgimento dei lavori, è fondamentale scegliere dispositivi di protezione e attrezzi da cantiere di qualità, che rispettino i requisiti imposti dalla Normativa e svolgano efficacemente la funzione di prevenzione/protezione.
Legge sulla sicurezza nei cantieri: le norme di riferimento
La Normativa relativa alla sicurezza all’interno dei cantieri esiste da oltre 50 anni. Di seguito le principali direttive emanate in merito all’argomento:
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DPR 164/1956
Le Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro nelle costruzioni sono le prime direttive legislative sul tema del cantiere edile. Diversamente dalle direttive più recenti, queste norme non prevedevano alcuna previsione sistematica dei rischi o pianificazione delle attività necessarie in caso di rischio/pericolo. -
Direttiva Cantieri 92/57/CEE
Emanata dalla Comunità Europea, questa direttiva si focalizza sui rischi elevati presenti all’interno dei cantieri e sulle scelte organizzative inerenti alla pianificazione dei lavori che influiscono su tali rischi. Recepita in Italia con il D.Lgs. 494/1996, la Direttiva Cantieri è la prima ad individuare i Dispositivi per la Protezione Individuale (DPI) e i Dispositivi per la Protezione Collettiva (DPC). - D.Lgs. 81/2008
Il D.Lgs. 81/2008 è l’attuale norma di riferimento legata al mondo della sicurezza cantiere. All’interno della direttiva sono elencate tutte le regole e le disposizioni previste per garantire gli standard di sicurezza previsti dalla normativa all’interno del luogo di lavoro.
Responsabile sicurezza cantieri, coordinatore sicurezza: tutti i soggetti interessati
Il D.Lgs. 81/2008, con il testo Unico sulla Salute e sulla Sicurezza sul Lavoro, identifica alcune figure chiave per la sicurezza cantiere. Queste figure dipendono dal numero di imprese coinvolte nei lavori, dalle dimensioni del cantiere e dalla durata dei lavori.
Committente dei lavori
Figura che detiene il potere di spesa e decisionale. I suoi obblighi sono i seguenti (fino alla fase di progettazione):
- Rispettare la salute e la sicurezza dei lavoratori;
- Nominare il CSP (Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione);
- Nominare il CSE (Coordinatore della sicurezza in fase esecutiva);
- Comunicare all’amministrazione comunale i nominativi delle imprese e verificare l’idoneità dei lavoratori;
- Comunicare all’ATS l’inizio dell’attività di cantiere.
Responsabile dei lavori
Figura che riceve l’incarico da parte del committente (in genere si tratta del direttore lavori o del progettista). Il Responsabile dei lavori può coincidere con il committente: in questo caso è soggetto agli stessi obblighi.
Inoltre, ha il dovere di organizzare la sicurezza del cantiere e di verificare l’idoneità dei documenti con:
- Valutazione dei rischi per salute e sicurezza;
- Eliminazione o riduzione dei pericoli;
- Verifica dell’idoneità dell’impresa;
- Verifica del POS (Piano operativo di Sicurezza);
- Verificare il PSC (Piano per la Sicurezza e il Coordinamento), solo in alcuni casi.
CSP - Coordinatore della sicurezza in fase di progettazione
Figura responsabile della sicurezza in fase di progettazione che viene individuata dal committente o dal responsabile dei lavori.
CSE - Coordinatore della sicurezza in fase di realizzazione
Figura responsabile della sicurezza in fase di esecuzione che non può fare parte dell’azienda costruttrice. Il CSE segue passo dopo passo l’andamento dei lavori, controllando le attività svolte e segnalando, laddove necessario, la presenza di problematiche sulle quali intervenire operativamente.
Documenti cantiere edile: POS, PSC, PSS
Oltre alle figure responsabili della sicurezza cantiere, la Normativa individua anche tre documenti obbligatori che non possono mancare all’interno di un cantiere edile:
- PSC: il Piano di Sicurezza e Coordinamento è un documento che individua i potenziali rischi all’interno del cantiere. È richiesto quando all’interno del cantiere sono coinvolte diverse imprese esecutrici.
- PSS: il Piano di Sicurezza Sostitutivo svolge la stessa funzione del PSC. È richiesto quando l’azienda esecutrice coinvolta è unica.
- POS: il Piano Operativo di Sicurezza è il documento che elenca tutte le misure di sicurezza da adottare all’interno del cantiere. Una parte indispensabile del POS è quella relativa all’analisi dei rischi, un documento indispensabile per individuare i rischi e le misure di prevenzione/protezione da attuare.
I principali rischi in un cantiere edile
All’interno di un cantiere edile si possono individuare due principali tipologie di rischio:
Rischi per la sicurezza
Rientrano in questa categoria tutti i rischi riguardanti macchine o materiali presenti all’interno del cantiere che possono ledere la sicurezza dei lavoratori. Di seguito alcuni esempi:
- Rischio di caduta dall’alto, con altezza superiore a 2 metri;
- Rischio di ribaltamento delle macchine;
- Rischio di seppellimento, in presenza di scavi più profondi di 1 metro;
- Rischio di folgorazione, in presenza di apparecchiature elettriche;
- Rischio di lesioni, causate da materiali pericolosi o potenziali cadute dall'alto.
Rischi per la salute
Rientrano in questa categoria tutti i rischi che possono mettere in pericolo i lavoratori dal punto di vista fisico e biologico, causando anche malattie professionali. Di seguito alcuni esempi:
- Rischio da rumore, con esposizione a livelli sonori superiori a 80 decibel;
- Rischio da agenti chimici, derivante dall’esposizione a polveri, fibre o materiali chimici. In questi casi sono necessarie adeguate protezioni;
- Rischio da vibrazioni agli arti, causato dall’utilizzo prolungato di attrezzature elettriche manuali;
- Rischio da movimentazione manuale di carichi, in presenza di carichi da muovere manualmente all’interno del cantiere, con il rischio di infortuni temporanei o permanenti.
Valutazione dei rischi: come funziona
La valutazione dei rischi all’interno del cantiere è obbligatoria per Legge. Infatti, si pone l’obiettivo di individuare tutti i potenziali rischi e pericoli sul luogo di lavoro e di organizzare tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie per evitare problematiche.
In particolare, la valutazione dei rischi consente al Committente o al Responsabile dei lavori di:
- Individuare i potenziali rischi presenti all’interno del cantiere;
- Individuare le misure organizzative e operative da mettere in atto per limitare i rischi;
- Individuare le misure di protezione collettiva e individuale;
- Individuare i Dispositivi di Protezione Collettiva e i Dispositivi di Protezione Individuale da utilizzare all’interno del cantiere;
- Prevedere una corretta attività di informazione e formazione dei lavoratori in materia di sicurezza cantiere.
Attrezzatura da cantiere: tutte le misure di prevenzione e protezione necessarie
A garantire la sicurezza all’interno del cantiere non ci sono esclusivamente normativa e documenti: infatti, anche l’attrezzatura da cantiere gioca un ruolo importante. In particolare, esistono due categorie di dispositivi di protezione e sicurezza necessari all'interno di un cantiere edile:
DPC - Dispositivi di Protezione Collettiva
Fanno parte dei DPC tutte le attrezzature necessarie per gestire e organizzare la sicurezza a livello collettivo all’interno del cantiere edile. Per poter essere utilizzati devono essere considerati “idonei” secondo la Normativa, ma non sono soggetti ad una marcatura vera e propria (come accade invece per i DPI).
Di seguito alcuni dei principali DPC da utilizzare in cantiere:
Recinzione per cantiere
La recinzione per cantiere è il primo strumento di protezione collettiva indispensabile per un cantiere. Infatti, funge da perimetro per l’area interessata dai lavori e impedisce l’ingresso di personale non autorizzato.
La recinzione cantiere è obbligatoria per Normativa (articolo 109 del D.Lgs. 81/08): è responsabilità del committente assicurarsi che l’area del cantiere sia segnalata correttamente per evitare l’ingresso dei non addetti ai lavori.
Esistono diverse tipologie di recinzione: nella scelta è fondamentale considerare che sia resistente agli agenti atmosferici e visibile nelle ore notturne.
Cartelli segnaletici
Anche la segnaletica è uno strumento fondamentale per garantire la sicurezza cantiere. Infatti, comunica in modo evidente la presenza di eventuali rischi ed è fondamentale per la prevenzione.
L’utilizzo della segnaletica di sicurezza in cantiere è regolamentato dal Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro che richiede la presenza di segnali laddove siano presenti rischi non evitabili o riducibili in altro modo. La gestione della segnaletica di sicurezza all’interno del cantiere edile è affidata al Coordinatore per l’esecuzione dei lavori e al Coordinatore della progettazione.
Possono essere annoverate all’interno dei segnali necessari all’interno del cantiere anche i nastri segnaletici e i funghi antinfortunistici. Diversamente dai cartelli più tradizionali, questi segnali servono per lo più per una segnalazione interna diretta agli stessi lavoratori. Infatti, i nastri segnaletici servono per indicare la presenza di tubi in prossimità degli scavi, i funghi antinfortunistici segnalano ai lavoratori la presenza di tondini in acciaio o tubi dei ponteggi.
Infine, il cono stradale è un altro strumento segnaletico fondamentale all’interno del cantiere. Infatti, segnala la presenza di un cantiere in prossimità di una strada. L’utilizzo dei coni stradali è regolato all’interno del Regolamento di Attuazione del Nuovo Codice della Strada.
Reti per ponteggi
Le reti per ponteggi, o reti anticaduta, hanno la funzione di proteggere i lavoratori dalle cadute creando superfici di atterraggio non pericolose. Inoltre, esistono anche reti oscuranti e antipolvere per ponteggi, con la funzione di proteggere i ponteggi dall’esposizione e di contenere eventuali polveri e materiali pericolosi evitandone la fuoriuscita.
DPI - Dispositivi di Protezione Individuale
Fanno parte dei DPI tutte le attrezzature necessarie per proteggere il singolo lavoratore. Diversamente dai DPC, per poter essere considerati “a norma”, i DPI devono rispettare alcuni requisiti previsti dalla Normativa ed essere dotati di dichiarazione di conformità UE e marcatura CE.
Inoltre, devono essere dotati di documentazione di controllo prodotto e qualità e di istruzioni e libretto di utilizzo. Nella selezione dei DPI da utilizzare all’interno del cantiere è indispensabile svolgere un’analisi approfondita della mansione del lavoratore.
Di seguito alcuni dei principali DPI da utilizzare in cantiere:
Casco antinfortunistico
Dispositivo di protezione individuale che ha il compito di proteggere i lavoratori da lesioni gravi in caso di urti, cadute, ustioni o scosse. L’utilizzo del casco antinfortunistico è regolamentato dalla Normativa (D.Lgs. 81/08). Il Decreto afferma che il casco, per essere considerato idoneo, deve essere dotato di marcatura CE.
Scarpe antinfortunistiche
Scarpe apposite dotate di protezioni multiple, con punta in acciaio per proteggere le dita dallo schiacciamento.
Imbracature per la protezione di cadute
Imbracature per proteggere il corpo da eventuali cadute: possono essere ad attacco dorsale o sternale.
Occhiali e cuffie protettive
Occhiali per la protezione di occhi e viso da polveri e sostanze nocive e cuffie per la protezione dell’udito da rumori eccessivamente forti.
I DPI sono numerosi e, come accennato precedentemente, devono essere selezionati in base alla mansione del singolo lavoratore.
Come scegliere il giusto fornitore di attrezzatura da cantiere
Sul mercato esistono numerosi fornitori di materiale e attrezzatura da cantiere. Come scegliere quello giusto? Partendo dalla valutazione di alcuni fattori fondamentali:
Storicità del marchio, valutando la presenza sul mercato dell’azienda e i Partner con cui ha stretto collaborazioni nel tempo;
Qualità dei prodotti, verificando che siano presenti certificazioni e documenti tecnici;
Ampiezza del catalogo e varietà dei prodotti, per garantire al cliente di rapportarsi con un unico Partner in grado di rifornire completamente l’azienda con tutti i materiali da cantiere necessari;
Produzione interna: in genere, le aziende che producono materiali internamente hanno un’esperienza elevata. Per questo si consiglia di rivolgersi a Partner che, oltre alla rivendita di materiali edili, si occupano di produzione propria;
Rispetto delle normative, in particolar modo per quanto riguarda il ciclo di produzione e l’impiego di materiali eco-friendly;
Reperibilità sul territorio e risposte celeri: anche nel mercato edile, per ottenere consegne veloci e un servizio di qualità è fondamentale scegliere fornitori presenti sul territorio con sedi fisiche e con numerosi agenti disponibili.
Dakota Group: il fornitore ideale per la sicurezza in cantiere
Dakota Group è il fornitore edile perfetto per ampliare l’offerta di magazzino e soddisfare le richieste dei clienti. Un Partner unico non solo per l’attrezzatura da cantiere, ma per tutto il catalogo edilizia. Perché Dakota?
Più di 40 anni di esperienza sul mercato nazionale e internazionale (oltre 54 Paesi nel mondo);
Catalogo ampio, con oltre 3.000 prodotti che rispondono a tutte le esigenze di una rivendita edile;
Prodotti di qualità, caratterizzati da certificazioni e documentazione tecnica relativa a prestazioni e funzionalità;
Produzione propria nella sede di Rivalta (Made in Italy), con processi sostenibili e materiali 100% riciclabili;
Presenza capillare sul territorio e disponibilità degli agenti, con tempi di consegna brevi e servizio pre e post-vendita di qualità.
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