Costruire una parete in cartongesso è una delle soluzioni più efficaci per dividere gli spazi in modo rapido, pulito e funzionale. Ma qual è il metodo giusto per realizzarla correttamente? E cosa serve davvero per ottenere un risultato stabile, preciso e duraturo?
Il sistema a secco è oggi una delle scelte più diffuse nei cantieri moderni, sia residenziali che professionali. I motivi sono chiari:
Il cartongesso è leggero, facile da maneggiare e veloce da installare.
Le lastre disponibili offrono caratteristiche specifiche, come resistenza all’umidità, al fuoco o isolamento acustico.
Un muro divisorio in cartongesso è fino a 10 volte più leggero rispetto alla muratura tradizionale, riducendo i carichi statici e migliorando l’efficienza del cantiere.
Approfondisci qui il confronto tra pareti in cartongesso e muratura
La realizzazione avviene in cinque fasi fondamentali:
Vediamo ogni passaggio in dettaglio.
Il primo passo è definire con precisione la posizione della parete.
Usa una livella laser (o una livella a bolla) per riportare esattamente il tracciato sul soffitto e sul pavimento.
Segna eventuali aperture per porte o passaggi sin dall’inizio, per evitare modifiche successive.
Prima di fissare le guide, applica una banda resiliente adesiva sotto i profili a U, con spessore minimo che varia da 1 mm a 3 mm: migliora l’isolamento acustico e riduce la trasmissione di vibrazioni alla struttura esistente.
L’orditura metallica è lo scheletro portante della parete.
Le guide orizzontali (a U) vanno fissate al pavimento e al soffitto lungo le linee tracciate, con tasselli ad espansione distanziati al massimo ogni 60 cm. Se il sottofondo è irregolare, utilizza tasselli con rondella larga.
Considera l'installazione con il silicone o il nastro biadesivo per non rovinare in modo permanente la pavimentazione.
I montanti verticali (CW) si inseriscono nelle guide a U e devono essere distanziati di 60 cm (interasse standard per una lastra da 120 cm).
Ogni montante deve essere perfettamente verticale e orientato con il lato aperto rivolto nella stessa direzione, per semplificare il fissaggio delle lastre.
La configurazione dell’orditura dipende dalle prestazioni richieste.
Orditura singola: semplice da montare, adatta a pareti leggere in ambienti senza esigenze specifiche.
Orditura doppia: due strutture parallele che aumentano massa e discontinuità strutturale, migliorando significativamente l’isolamento acustico.
Strutture scatolate o schiena a schiena: pensate per ambienti tecnici o pareti che devono sostenere carichi pesanti (come pensili o mensole) o resistere a urti.
Questa è la fase in cui la parete inizia a prendere forma visivamente.
Inserisci tra i montanti i pannelli in lana di roccia o lana di vetro. La lana di roccia è ideale per aumentare le prestazioni acustiche del muro e la resistenza al fuoco. Anche la lana di vetro offre una buona resa termica e fonoassorbente con maggiore flessibilità.
Scopri perché i professionisti scelgono la lana di roccia come soluzione ideale.
Le lastre in cartongesso vanno montate in verticale, lasciando 1 cm da terra (utilizza cunei di distanziamento e spessori). Questo protegge le lastre dall’umidità di risalita. In questo articolo spieghiamo come evitare la formazione di muffa nelle pareti in cartongesso.
Fissa le lastre con viti autoperforanti distanziate di circa 25–30 cm. Non affondare troppo le viti per evitare danni superficiali e spreco di materiale durante la stuccatura.
In caso di alte prestazioni (acustica, resistenza al fuoco o trazione meccanica), si possono applicare due o tre strati per lato, sfalsando i giunti tra uno strato e l’altro.
Una finitura corretta assicura durata nel tempo e un’estetica impeccabile.
Applica un primo strato di stucco per giunti lungo tutte le giunzioni tra le lastre
Inserisci subito il nastro microforato in carta, che rinforza il giunto e previene fessurazioni future. Per applicazioni su larga scala e che richiedono installazioni rapide e sicure, i cartongessisti scelgono sempre più le attrezzature Banjo e Bazooka TP. Strumenti automatici che applicano stucco e nastro in un'unica azione, riducendo notevolmente i tempi di posa.
Dopo l’asciugatura, procedi con una seconda e infine una terza mano di stucco, ampliando progressivamente l’area trattata fino a ricoprire l'intera parete o gran parte di essa.
Carteggia delicatamente con abrasivo fine per ottenere una superficie liscia, pronta per pittura o rivestimenti decorativi.
Una parete divisoria in cartongesso ben realizzata offre:
Tempi rapidi di installazione
Personalizzazione su misura
Ottime prestazioni acustiche e termiche
Finiture lisce e versatili
Che si tratti di ambienti domestici, professionali o tecnici, il cartongesso rappresenta una soluzione intelligente e adattabile.
Esistono soluzioni tecniche che permettono di installare una parete divisoria in cartongesso senza eseguire fori nel pavimento. Questa esigenza si presenta spesso in contesti particolari, dove l’intervento meccanico diretto sul suolo non è consentito o è sconsigliato.
Alcuni esempi pratici in cui può servire una parete a secco senza ancoraggio al pavimento:
Allestimenti per ambienti temporanei, come fiere, showroom o mostre itineranti.
Uffici in affitto, dove non si vuole compromettere il rivestimento esistente.
Edifici storici, in cui è necessario preservare materiali originali o pavimenti di pregio.
Situazioni progettuali in cui il pavimento non può essere forato, per motivi tecnici o normativi.
Vediamo ora quali tecniche si possono adottare e quali sono i pro e i limiti di ciascuna.
Le due tecniche principali sono: nastro biadesivo ad alta tenuta e malta adesiva per sistemi a secco. Entrambe evitano fissaggi meccanici permanenti e consentono di posare le guide inferiori direttamente sulla pavimentazione.
È il metodo più semplice e veloce per bloccare le guide inferiori della struttura in cartongesso senza fori.
Si utilizza un nastro biadesivo ad alta aderenza progettato per l’edilizia.
Il nastro si applica alla base delle guide a U, che verranno poi appoggiate direttamente al pavimento.
La superficie deve essere pulita, asciutta e priva di polvere per garantire una tenuta ottimale.
Una pressione costante lungo tutta la guida aiuta ad attivare l’adesivo.
Quando usarlo:
Ideale per pareti leggere e temporanee, dove non sono previsti carichi appesi né elevate sollecitazioni.
Questa tecnica è un’alternativa più robusta al biadesivo, pur mantenendo un approccio non invasivo.
Si applica un cordolo continuo di malta adesiva specifica per sistemi a secco sul retro della guida.
La guida viene poi posata con attenzione nella posizione definita in fase di tracciatura.
Serve esercitare una leggera pressione e attendere i tempi di presa indicati dal produttore.
Quando sceglierla:
Perfetta per pareti più stabili o in ambienti in cui si vuole una tenuta maggiore, senza rinunciare alla reversibilità.
Queste tecniche alternative funzionano bene, ma non sono adatte in tutti i contesti. Prima di procedere bisogna valutare i seguenti aspetti:
Altezza massima consigliata: meglio non superare i 3 metri. Oltre questa soglia, la struttura può risultare instabile senza fissaggi meccanici.
Resistenza ai carichi laterali: la parete è più sensibile a urti e spinta. Evita l’uso in corridoi stretti o ambienti a traffico intenso.
Prestazioni isolanti: l’assenza di ancoraggio può influenzare la robustezza e l’isolamento acustico. In ambienti in cui è prioritario il comfort sonoro, considera una soluzione più strutturata.
Costruire una parete divisoria in cartongesso è una soluzione concreta, flessibile e adatta a ogni tipo di ambiente, dal contesto residenziale a quello professionale. Il sistema a secco consente di realizzare pareti leggere ma solide, rapide da installare e altamente personalizzabili, senza rinunciare a precisione esecutiva e qualità estetica.
Come abbiamo visto in questa guida, che si tratti di una parete semplice o di una struttura più complessa, l’importante è seguire ogni fase con attenzione: dalla tracciatura iniziale alla posa dell’orditura, dall’isolamento acustico alla rasatura e finitura superficiale.
Con strumenti professionali adeguati, materiali selezionati e una pianificazione consapevole, è possibile ottenere un risultato stabile, duraturo e pronto ad accogliere qualsiasi tipo di finitura. Una parete in cartongesso ben costruita non si limita a dividere gli spazi: contribuisce al comfort abitativo, migliora la funzionalità dell’ambiente e valorizza la qualità complessiva del progetto.