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Parete divisoria in cartongesso: indicazioni per la costruzione

Scritto da Dakota Academy | 08 agosto 2025

Costruire una parete in cartongesso è una delle soluzioni più efficaci per dividere gli spazi in modo rapido, pulito e funzionale. Ma qual è il metodo giusto per realizzarla correttamente? E cosa serve davvero per ottenere un risultato stabile, preciso e duraturo?

Perché scegliere una parete divisoria in cartongesso

Il sistema a secco è oggi una delle scelte più diffuse nei cantieri moderni, sia residenziali che professionali. I motivi sono chiari:

  • Il cartongesso è leggero, facile da maneggiare e veloce da installare.

  • Le lastre disponibili offrono caratteristiche specifiche, come resistenza all’umidità, al fuoco o isolamento acustico.

  • Un muro divisorio in cartongesso è fino a 10 volte più leggero rispetto alla muratura tradizionale, riducendo i carichi statici e migliorando l’efficienza del cantiere.

Approfondisci qui il confronto tra pareti in cartongesso e muratura

Qual è il metodo per costruire una parete divisoria in cartongesso?

La realizzazione avviene in cinque fasi fondamentali:

  • tracciamento
  • struttura metallica
  • scelta dell’orditura
  • isolamento e posa lastre
  • giunti e finitura.

Vediamo ogni passaggio in dettaglio.

 

1. Tracciamento della parete in cartongesso

Il primo passo è definire con precisione la posizione della parete.

  • Usa una livella laser (o una livella a bolla) per riportare esattamente il tracciato sul soffitto e sul pavimento.

  • Segna eventuali aperture per porte o passaggi sin dall’inizio, per evitare modifiche successive.

  • Prima di fissare le guide, applica una banda resiliente adesiva sotto i profili a U, con spessore minimo che varia da 1 mm a 3 mm: migliora l’isolamento acustico e riduce la trasmissione di vibrazioni alla struttura esistente.

 

2. Montaggio della struttura metallica con profili e guide

L’orditura metallica è lo scheletro portante della parete.

  • Le guide orizzontali (a U) vanno fissate al pavimento e al soffitto lungo le linee tracciate, con tasselli ad espansione distanziati al massimo ogni 60 cm. Se il sottofondo è irregolare, utilizza tasselli con rondella larga.
    Considera l'installazione con il silicone o il nastro biadesivo per non rovinare in modo permanente la pavimentazione.

  • I montanti verticali (CW) si inseriscono nelle guide a U e devono essere distanziati di 60 cm (interasse standard per una lastra da 120 cm).

  • Ogni montante deve essere perfettamente verticale e orientato con il lato aperto rivolto nella stessa direzione, per semplificare il fissaggio delle lastre.

 

3. Scegliere la giusta orditura

La configurazione dell’orditura dipende dalle prestazioni richieste.

  • Orditura singola: semplice da montare, adatta a pareti leggere in ambienti senza esigenze specifiche.

  • Orditura doppia: due strutture parallele che aumentano massa e discontinuità strutturale, migliorando significativamente l’isolamento acustico.

  • Strutture scatolate o schiena a schiena: pensate per ambienti tecnici o pareti che devono sostenere carichi pesanti (come pensili o mensole) o resistere a urti.

 

4. Isolamento e posa delle lastre

Questa è la fase in cui la parete inizia a prendere forma visivamente.

 

5. Gestione dei giunti e finitura delle pareti

Una finitura corretta assicura durata nel tempo e un’estetica impeccabile.

  • Applica un primo strato di stucco per giunti lungo tutte le giunzioni tra le lastre

  • Inserisci subito il nastro microforato in carta, che rinforza il giunto e previene fessurazioni future. Per applicazioni su larga scala e che richiedono installazioni rapide e sicure, i cartongessisti scelgono sempre più le attrezzature Banjo e Bazooka TP. Strumenti automatici che applicano stucco e nastro in un'unica azione, riducendo notevolmente i tempi di posa.

  • Dopo l’asciugatura, procedi con una seconda e infine una terza mano di stucco, ampliando progressivamente l’area trattata fino a ricoprire l'intera parete o gran parte di essa.

  • Carteggia delicatamente con abrasivo fine per ottenere una superficie liscia, pronta per pittura o rivestimenti decorativi.

I vantaggi di una parete divisoria in cartongesso

Una parete divisoria in cartongesso ben realizzata offre:

  • Tempi rapidi di installazione

  • Personalizzazione su misura

  • Ottime prestazioni acustiche e termiche

  • Finiture lisce e versatili

Che si tratti di ambienti domestici, professionali o tecnici, il cartongesso rappresenta una soluzione intelligente e adattabile.

Come costruire una muro divisore in cartongesso senza forare il pavimento

Esistono soluzioni tecniche che permettono di installare una parete divisoria in cartongesso senza eseguire fori nel pavimento. Questa esigenza si presenta spesso in contesti particolari, dove l’intervento meccanico diretto sul suolo non è consentito o è sconsigliato.

Alcuni esempi pratici in cui può servire una parete a secco senza ancoraggio al pavimento:

  • Allestimenti per ambienti temporanei, come fiere, showroom o mostre itineranti.

  • Uffici in affitto, dove non si vuole compromettere il rivestimento esistente.

  • Edifici storici, in cui è necessario preservare materiali originali o pavimenti di pregio.

  • Situazioni progettuali in cui il pavimento non può essere forato, per motivi tecnici o normativi.

Vediamo ora quali tecniche si possono adottare e quali sono i pro e i limiti di ciascuna.

Le due tecniche principali sono: nastro biadesivo ad alta tenuta e malta adesiva per sistemi a secco. Entrambe evitano fissaggi meccanici permanenti e consentono di posare le guide inferiori direttamente sulla pavimentazione.

 

1. Fissaggio con nastro biadesivo tecnico

È il metodo più semplice e veloce per bloccare le guide inferiori della struttura in cartongesso senza fori.

  • Si utilizza un nastro biadesivo ad alta aderenza progettato per l’edilizia.

  • Il nastro si applica alla base delle guide a U, che verranno poi appoggiate direttamente al pavimento.

  • La superficie deve essere pulita, asciutta e priva di polvere per garantire una tenuta ottimale.

  • Una pressione costante lungo tutta la guida aiuta ad attivare l’adesivo.

Quando usarlo:
Ideale per pareti leggere e temporanee, dove non sono previsti carichi appesi né elevate sollecitazioni.

 

2. Uso della malta adesiva

Questa tecnica è un’alternativa più robusta al biadesivo, pur mantenendo un approccio non invasivo.

  • Si applica un cordolo continuo di malta adesiva specifica per sistemi a secco sul retro della guida.

  • La guida viene poi posata con attenzione nella posizione definita in fase di tracciatura.

  • Serve esercitare una leggera pressione e attendere i tempi di presa indicati dal produttore.

Quando sceglierla:
Perfetta per pareti più stabili o in ambienti in cui si vuole una tenuta maggiore, senza rinunciare alla reversibilità.

 

Limiti da considerare

Queste tecniche alternative funzionano bene, ma non sono adatte in tutti i contesti. Prima di procedere bisogna valutare i seguenti aspetti:

  • Altezza massima consigliata: meglio non superare i 3 metri. Oltre questa soglia, la struttura può risultare instabile senza fissaggi meccanici.

  • Resistenza ai carichi laterali: la parete è più sensibile a urti e spinta. Evita l’uso in corridoi stretti o ambienti a traffico intenso.

  • Prestazioni isolanti: l’assenza di ancoraggio può influenzare la robustezza e l’isolamento acustico. In ambienti in cui è prioritario il comfort sonoro, considera una soluzione più strutturata.

Conclusione

Costruire una parete divisoria in cartongesso è una soluzione concreta, flessibile e adatta a ogni tipo di ambiente, dal contesto residenziale a quello professionale. Il sistema a secco consente di realizzare pareti leggere ma solide, rapide da installare e altamente personalizzabili, senza rinunciare a precisione esecutiva e qualità estetica.

Come abbiamo visto in questa guida, che si tratti di una parete semplice o di una struttura più complessa, l’importante è seguire ogni fase con attenzione: dalla tracciatura iniziale alla posa dell’orditura, dall’isolamento acustico alla rasatura e finitura superficiale.

Con strumenti professionali adeguati, materiali selezionati e una pianificazione consapevole, è possibile ottenere un risultato stabile, duraturo e pronto ad accogliere qualsiasi tipo di finitura. Una parete in cartongesso ben costruita non si limita a dividere gli spazi: contribuisce al comfort abitativo, migliora la funzionalità dell’ambiente e valorizza la qualità complessiva del progetto.