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Tra le lavorazioni di cantiere, la posa delle piastrelle per pavimenti è considerata tra le più collaudate e meno complesse: infatti, si tratta in genere di un’operazione rapida, che si compone di alcune semplici manovre.
Ma, come in tutte le operazioni in ambito edile, anche nella posa dei pavimenti è fondamentale scegliere e utilizzare gli strumenti giusti, al fine di non incorrere in possibili errori, contestazioni o, nei casi peggiori, contenziosi.
Gli accessori diventano quindi essenziali per la buona riuscita della lavorazione. In particolare, per realizzare una posa a regola d’arte, in cui le superfici posate risultino complanari e le fughe uniformemente distanziate e dello spessore desiderato, è indispensabile l’uso dei distanziatori livellanti per piastrelle.
La Norma UNI 11493 è stata introdotta nel 2013 e definisce le linee guida da rispettare per la posa dei pavimenti in ceramica. In particolare, la normativa regola:
Per comprendere perché i livellatori per piastrelle sono necessari per eseguire una posa a regola d’arte basta conoscere questa normativa. Infatti, la UNI 11493 afferma che “La posa a giunto unito non è ammessa”, ovvero non può essere adottata in nessun caso una posa priva di fughe.
Il motivo di tale scelta è che la presenza delle fughe permette la dilatazione e l'assestamento della pavimentazione causato dai movimenti dell'intera struttura (massetto sottostante e pavimento), proprio per questo viene anche indicato il limite minimo usabile di 2 mm. Inoltre, svolgono un'importante azione drenante.
Partendo da questi presupposti, è semplice comprendere a cosa servono i distanziatori e perché sono tanto importanti per la posa: sono indispensabili per realizzare fughe con il corretto spessore e uniformemente distanziate.
Ora che sappiamo perché la posa delle piastrelle non può prescindere dai distanziatori, analizziamo più nel dettaglio questi accessori. I distanziatori per piastrelle sono dei veri e propri complementi per la posa, ovvero accessori che svolgono principalmente tre funzioni:
In genere, i distanziatori sono realizzati con materiale plastico e ne esistono diverse tipologie, ognuna con determinate caratteristiche, più o meno adatte alle singole situazioni.
In commercio si trovano distanziatori di vario tipo, dimensione e spessore. Una prima distinzione necessaria è quella tra distanziatori monouso e distanziatori multiuso: i primi vengono utilizzati e lasciati all’interno della fuga (coperti da stucco e invisibili), i secondi vengono utilizzati per la posa e rimossi, per poi essere riutilizzati.
Di seguito, i principali tipi di distanziatori:
Distanziatori a croce: si utilizzano, in genere, per realizzare classici pavimenti a scacchiera regolari. Durante la posa, la croce viene lasciata all’interno della fuga e, dopo aver aspettato il tempo di asciugatura (24 ore circa), la croce viene rimossa per realizzare la fuga;
Distanziatori a T: si utilizzano per lo più per pose sfalsate. Proprio come i distanziatori a croce, vengono lasciati all’interno della fuga durante la posa e successivamente "annegati" in fase di stuccatura;
Distanziatori a cuneo: vengono utilizzati per lo più per il placcaggio e per rettificare piccoli dislivelli nella posa delle piastrelle. Come gli altri distanziatori, vengono inseriti tra una piastrella e l’altra durante la posa e vengono rimossi dopo l’asciugatura;
Distanziatori multi spessore: sono distanziatori multiuso adatti a realizzare fughe di diverso spessore. Il distanziatore Penta di Dakota ne è un esempio, con spessori da 0.5 a 3 mm, riutilizzabile all’infinito.
Come avviene la posa del pavimento con i distanziatori? Come sempre, il procedimento di posa ha inizio con la preparazione del fondo, la definizione dello schema di posa e dello spessore delle fughe. Una volta superata questa fase preliminare, si può procedere con la posa vera e propria.
Si inizia con la stesura del collante per porzioni di posa con l'utilizzo di una spatola a denti stretti di 6-9 millimetri. Per la posa di lastre di grande formato o di spessore ridotto, entrambe sempre più utilizzate nell’edilizia contemporanea, serve una doppia spalmatura: sulla superficie del sottofondo del solaio e all’intradosso della lastra.
Nel corso della posa, per la realizzazione delle fughe, tra una piastrella e l’altra, vanno posizionati i distanziatori. Come calcolare quanti distanziatori per piastrelle? Il numero dei distanziatori dipende dalle dimensioni delle lastre. Mentre lo spessore dei distanziatori da utilizzare dipende dallo spessore che si intende conferire alla fuga.
Nel posizionamento dei distanziatori è importante fare attenzione che tocchino il massetto con la parte inferiore, per assicurarsi di mantenere le piastrelle equidistanti. L’operazione va ripetuta per ciascuna delle lastre da posare. Inoltre, per evitare la formazione di bolle d’aria tra le lastre e il sottofondo è opportuno battere la superficie con un martelletto di gomma.
Terminata l’asciugatura (mediamente dopo una giornata) è possibile riempire le fughe mediante stuccatura con appositi materiali di riempimento. Se il distanziatore è monouso rimarrà invisibile inglobato all’interno della fuga, mentre se è multiuso dovrà essere recuperato prima di procedere con la stuccatura finale delle fughe.
La gamma di distanziatori per piastrelle Dakota facilita la posa di tutti i tipi di piastrelle.
Cinque sono le tipologie di distanziatori in commercio: a croce, a T, a Y, a cuneo e multi spessore.
Dakota propone anche la Griglia per mosaico, che consente di realizzare delle superfici a mosaico. La griglia favorisce il livellamento delle tessere in modo semplice e rapido. Si tratta di un accessorio di 300 millimetri per 300, di 1,3 millimetri di spessore, in polietilene ad alta densità. È in commercio in confezioni da 11 pezzi, utili a coprire una superficie di circa un metro quadrato.