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Il frattazzo è uno degli attrezzi più antichi che si possano trovare all’interno di un cantiere edile. Si tratta di uno degli strumenti più utilizzati quotidianamente dai muratori: per pulire una parete, per spargere la colla, rifinitura di una superficie, etc.
Molteplici sono le denominazioni che, in base agli impieghi e alle aree geografiche, tale attrezzo ha assunto nel corso del tempo: frattone, taloccia, sfrattona, vardasso.
Scopriamo insieme come si utilizza questo strumento e come scegliere il migliore sul mercato.
Che cos’è il frattazzo? Parliamo di una spatola di forma rettangolare che viene impiegata per intonacare e rasare a gesso le superfici verticali dei tamponamenti esterni e dei divisori interni e intonacare e rasare le superfici orizzontali di soffitti e pavimenti.
Oltre che dalla spatola rettangolare, il frattazzo è composto da una pratica impugnatura, di materiale identico o differente rispetto a quella collocata sulla superficie opposta a quella destinata alla rifinitura.
Il frattazzo si presta sostanzialmente a due principali impieghi:
Come tutti gli strumenti utilizzati in edilizia, possono essere di varie dimensioni e di vari materiali. Per questo è fondamentale scegliere quello giusto per le diverse occasioni.
I frattazzi si differenziano in base alle dimensioni e al materiale di cui sono costituiti. In particolare, ponendo l’attenzione sul materiale, in commercio esistono:
I frattazzi in plastica sono attualmente i più richiesti in quanto consentono di ridurre la fatica degli addetti ai lavori operando con attrezzi sempre più leggeri, ma allo stesso tempo di ottenere rese estetiche migliori.
In commercio si trovano anche attrezzi realizzati con materiali differenti tra loro abbinati: un esempio è il frattazzo in spugna e plastica, utilizzato per le superfici destinate alla lisciatura e alla pulizia.
Inoltre, sempre più spesso si trovano sul mercato frattazzi realizzati appositamente per ottenere delle texture originali:
Infine, in base agli impieghi e alle condizioni lavorative, esistono attrezzi di dimensioni differenti. In particolare, esiste un frattazzo più piccolo, in genere di forma quadrata (detto frattazzino), che serve per raggiungere gli ambienti difficilmente accessibili con l’attrezzo di formato standard.
Come scegliere quello giusto per le proprie esigenze?
Infine, per le lisciature iniziali di pareti ampie si consiglia di utilizzare il frattazzo elettrico, mentre per i lavori di precisione il frattazzo in spugna e plastica è l’ideale.
Come si usa il frattazzo? La tecnica di applicazione dell’intonaco o del gesso sulle superfici da intonacare o rasare è nota e appartiene alla cultura tecnica materiale di muratori e gessisti. La tecnica si compone di alcune semplici e collaudate operazioni:
Nel suo catalogo, Dakota Group propone cinque tipologie di frattazzo:
Sei i modelli a catalogo, tre con spugna blu e tre con spugna arancio. Variano anche le dimensioni (in millimetri): 70 x 380, 100 x 240, 140 x 220 per i frattazzi con spugna blu e 100 x 240, 140 x 220, 140 x 280 per quelli con spugna arancio.
La dimensione è di 115 x 250 millimetri ed è disponibile la gomma di ricambio.
La dimensione è di 140 x 280 millimetri ed è disponibile la gomma di ricambio.
Il modello per pulitura con velcro ha dimensioni di 120 x 250 millimetri. A catalogo si trovano anche i frattazzi con feltro bianco (120 x 250 millimetri), con feltro nero (120 x 250 millimetri) e con spugna marrone (150 x 290 millimetri).
Due i modelli di identiche dimensioni: 140 x 440 millimetri, disponibili in plastica di colore nero e in plastica di colore rosso.
Tutti i frattazzi Dakota sono realizzati in materiale plastico e confezionati in scatola.