Cartongesso per esterno: caratteristiche dei pannelli, vantaggi e posa

Sempre più utilizzato per nuove costruzioni e ristrutturazioni, il cartongesso è un componente edilizio versatile, leggero, economico e particolarmente semplice da posare. Infatti, è costituito da lastre di gesso ricoperte di fogli di cartone.

Grazie alle sue caratteristiche, il cartongesso è tanto adatto alle applicazioni interne quanto a quelle esterne. Esistono diverse tipologie di cartongesso, più adatte per una o per l’altra applicazione: in questo articolo scopriamo insieme quali sono le caratteristiche distintive del cartongesso per esterno.

 

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Tipi di cartongesso: un pannello per ogni applicazione

Prima di analizzare nel dettaglio quali sono le caratteristiche del cartongesso per esterni, è importante conoscere quali sono le più comuni tipologie di lastre presenti sul mercato:

  • Lastre in cartongesso tradizionali, adatte per realizzare tramezzi, contropareti e controsoffitti interni;

  • Cartongesso resistente all’acqua e anti-umidità, realizzato con un’armatura in fibra di vetro che consente alla struttura di resistere al meglio ad acqua e umidità. Si impiega per lo più per applicazioni outdoor o nelle zone umide della casa, come bagni, cucine e locali lavanderia;

  • Componenti con materiali termoacustici incorporati, utilizzati in particolare per l’isolamento acustico di camere d’albergo, ospedali, uffici e scuole. Le proprietà termoacustiche sono garantite dalla presenza all’interno della lastra di uno strato di colla fonoassorbente in grado di abbattere il propagarsi delle onde sonore;

  • Lastre a densità controllata, più resistenti ai carichi, caratterizzate da una resistenza meccanica maggiore. Sono particolarmente adatte a sostenere il peso di controsoffittature, piani lavello e divisori;

  • Cartongesso ignifugo, ovvero con capacità intrinseca di resistere al fuoco, utilizzato sia in ambito pubblico, sia in ambito privato per controsoffitti, locali tecnici o rivestimenti. La sua caratteristica distintiva è la presenza all’interno della lastra di gesso emidrato che consente di rallentare il propagarsi delle fiamme in caso di incendio;

  • Cartongesso per esterno, caratterizzato da una maggiore resistenza agli agenti atmosferici, all’acqua e all’umidità. Si utilizza per tutte le applicazioni esterne poiché consente di ottenere risultati più funzionali e duraturi.

 

Pannelli cartongesso per esterno: le caratteristiche

Dopo aver analizzato quali sono le diverse tipologie di pannelli di cartongesso presenti sul mercato, è il momento di focalizzare l’attenzione su una delle soluzioni più richieste: il cartongesso da esterno. Dove è meglio utilizzarlo? E quali sono tutte le caratteristiche che contraddistinguono una lastra di cartongesso adatta a uso esterno?

Le lastre di cartongesso adatte all’utilizzo esterno si dividono in due macro categorie:

 

Cartongesso con armatura in fibra di vetro

In genere, le lastre di cartongesso più utilizzate per l’esterno sono quelle con armatura di rinforzo in fibra di vetro. In questo caso il pannello è composto da uno strato di gesso, uno in cartone, un secondo strato additivo di gesso e un rivestimento esterno in fibra di vetro. Questo trattamento rende la lastra più resistente all’umidità, agli agenti atmosferici e ad eventuali urti e abrasioni. Infatti, anche se esposti ad agenti atmosferici, i pannelli in cartongesso per esterno non subiscono deformazioni, non assorbono umidità e non sono soggetti alla formazione di muffe.

Quando si utilizza il cartongesso con armatura in fibra di vetro?

  • Per creare pareti in cartongesso a secco, contropareti e controsoffitti;
  • Per realizzare pareti, contropareti e controsoffitti in aree in cui è presente elevata umidità;
  • Per creare pareti ventilate;
  • Per creare rivestimenti resistenti al fuoco;
  • Come protezione di impianti fotovoltaici;
  • Come rivestimento di elementi architettonici esposti agli agenti atmosferici;
  • Come supporto per il Sistema a Cappotto termico dell’edificio.

 

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Pannelli in fibrocemento per esterni

Le lastre in cartongesso per esterno con armatura in fibra di vetro non sono l’unica soluzione possibile: sul mercato sono presenti anche lastre in cemento alleggerito fibrorinforzato, isolanti, facilmente adattabili e resistenti all’acqua. Con uno dei due lati rivestito con uno strato di velo-vetro, il pannello fa fronte alle intemperie, non si deforma, non perde di consistenza e non si degrada. 

Quando si esegue la posa, per il lato rivestito di velo-vetro (lato liscio) è prevista la sola stuccatura dei giunti o la verniciatura diretta sulla superficie della lastra (quando il pannello viene applicato in esterno, il lato liscio va rivolto verso l’interno). Sul lato ruvido, invece, si applica direttamente il collante o la rasatura diretta: se posato in outdoor, va rivolto all’esterno.

Quando si utilizzano i pannelli in fibrocemento per esterni? Per creare contropareti, tramezzi e controsoffitti in ambienti sia umidi, sia asciutti e per la riqualificazione energetica. Si può applicare su strutture in legno o in acciaio.

 

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Come montare il cartongesso per esterno?

Quando si parla di montare e applicare pannelli di cartongesso, uno degli argomenti fondamentali da trattare è quello della posa in opera. Come avviene la procedura di posa in opera del cartongesso per esterni?

Si possono identificare cinque distinte fasi:

  1. Preparazione delle lastre

    La preparazione avviene a terra: il primo step è misurare e indicare la dimensione desiderata con un marker. Di seguito, utilizzando il cutter e tenendo la lastra in posizione verticale, si può procedere incidendo la lastra lungo la linea di taglio. Completato il taglio, la finitura viene ultimata con l’utilizzo di una raspa, di una lima o di carta vetrata per levigare il bordo. Se e dove necessario, ultimare la preparazione creando le fessure per prese elettriche e eventuali aperture.

  2. Creazione della struttura portante in metallo

    Come previsto dalla normativa UNI-EN 10142, le lastre vanno poi vincolate a una struttura portante metallica costituita da guide e montanti verticali in profilati di lamiera zincata (a scomparsa o a vista). I profili da utilizzare si scelgono in base alla struttura da realizzare: per esempio, nel caso di pareti a secco si utilizzano profili ad “U” da posizionare e fissare sul pavimento e sul soffitto. Il montaggio della struttura si completa con i profili montanti a “C”, di lunghezza pari alla distanza tra le guide a “U”. I montanti devono essere verticali e vanno fissati con tasselli ad espansione a piombo uno sull’altro.
  3. Fissaggio dei pannelli al telaio

    Le lastre possono essere fissate alla struttura portante sia in verticale che in orizzontale. Il fissaggio delle lastre ai profili avviene utilizzando delle viti autofilettanti a testa svasata (almeno 10 mm di penetrazione nella lamiera). I pannelli devono essere saldamente fissati alla struttura portante (si parte a fissarli da quello centrale, poi si passa al perimetro).
  4. Inserimento dell’eventuale materiale isolante

    Prima della posa delle lastre a chiusura delle pareti, occorre inserire le reti degli impianti e, se previsto, uno strato di lana di roccia isolante.
  5. Finitura

    La finitura, eseguita in più fasi, consiste in una serie di operazioni di completamento dell’opera, che vanno dalla stuccatura dei giunti e, in casi particolari e se necessario, a un intervento completo di rasatura delle lastre. Come fare la stuccatura al cartongesso per esterno? Utilizzando uno specifico stucco per cartongesso e un nastro di armatura (da scegliere in base al risultato che si desidera ottenere). In seguito all’asciugatura dello stucco, si può procedere con la decorazione finale della parete.

 

Costo di posa del cartongesso

Quanto costa la posa del cartongesso al mq? I costi di fornitura e montaggio dei pannelli in cartongesso sono inferiori alle soluzioni tradizionali in mattoni o legno: in genere, una parete, nel suo formato base, compresa la messa in opera, ha un costo che varia da 25 a 45 euro al metro quadrato. 

Il costo dipende dalla tipologia di pannello utilizzato, dall’area di applicazione e dai costi di manodopera. Infatti, per esempio, i valori tendono a salire nel caso vengano utilizzati specifici pannelli isolanti, anti-umidità o resistenti al fuoco.

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