Filtra ricerca per catalogo:
Prodotti trovati:
Con il Decreto Legge ‘'Rilancio’’ del 19 maggio 2020 è stata introdotta una misura di incentivazione quale è il Superbonus 110%, in modo da dare la possibilità ai cittadini italiani che ne beneficiano di ristrutturare la propria abitazione, scegliendo Sistemi di qualità.
Un ulteriore - e non meno importante - obiettivo del governo, è quello di portare il nostro Paese a fare sempre più passi avanti sul tema della sostenibilità, argomento al quale deve contribuire la totalità della popolazione, impegnandosi attivamente con azioni concrete volte a salvaguardare e migliorare l’ambiente che ci circonda.
E’ importante intervenire tempestivamente in termini di sostenibilità, prendendo in considerazione anche il settore dell’edilizia, il quale ha un grande impatto ambientale.
I Bonus Casa, dei quali si tratteranno dettagli e requisiti in seguito, sono composti da molteplici agevolazioni fiscali messe a disposizione dal governo ad aziende e privati. Tali bonus puntano a ridurre l’impronta negativa che causerebbe la costruzione di nuovi edifici tramite scelte non sostenibili e, allo stesso tempo, incrementare la ripresa economica del settore dell’edilizia.
Il Sismabonus è un’ulteriore agevolazione fiscale che rientra tra gli interventi per il recupero del settore dell’edilizia, introdotta nel 2017 come potenziamento del già esistente Bonus ristrutturazioni. I beneficiari sono coloro che devono sostenere spese per realizzare interventi antisismici e rendere sicura la propria abitazione.
Le detrazioni sulla spesa totale dei lavori prende in considerazione gli interventi eseguiti tra il 1 gennaio 2017 e il 31 dicembre 2021. A differenza delle agevolazioni fiscali su interventi antisismici presenti prima della messa in vigore del Sismabonus, quest’ultimo presenta maggiori vantaggi. Per esempio, in precedenza l’importo massimo di spesa di tali interventi era pari ai 48.000 euro e la quota di detrazione era del 36% sulle spese totali. Per quanto riguarda il Sismabonus, invece, secondo il Testo unico delle imposte sui redditi, la percentuale di detrazioni può essere pari all’85%, divisa in cinque quote annuali, per una spesa massima di 96.000 euro.
Un ulteriore vantaggio di questo bonus è che può essere richiesto per qualsiasi tipologia di abitazione su cui devono essere eseguiti i lavori antisismici, cosa che in precedenza non era possibile. Infatti, prima si potevano effettuare tali interventi solo sull’abitazione di residenza, mentre il Sismabonus del 2017 include anche gli edifici secondari e le abitazioni industriali, ovvero immobili in cui si svolgono attività professionali di ogni ambito: commerciali e non commerciali, agricole, produttive e così via.
E’ evidente, quindi, che i beneficiari del Sismabonus possono godere di maggiori agevolazioni. Le detrazioni, però, variano in base alla tipologia di lavori che si devono eseguire e alla zona sismica in cui si trova l’abitazione su cui si deve intervenire. Infatti tra i requisiti di chi può usufruire di tale bonus, vi è l’obbligo di posizione dell’edificio in una delle zone ad alto rischio sismico (1, 2 o 3).
Il calcolo delle detrazioni avviene in base al numero di classi sismiche inferiori che si riescono a raggiungere con il completamento dei lavori, rispetto alla classe in cui ci si trovava all'inizio. In poche parole, se l'edificio in questione, prima dei lavori si trovava nella classe a rischio sismico 1 e con l'esecuzione dei lavori riesce ad arrivare alla classe 2, la percentuale di detrazione sarà del 70%, mentre se si passa alla zona 3, la percentuale sarà pari all'80%.
Alle spese detraibili, oltre a quelle strettamente collegate ai lavori antisismici, rientrano anche le spese indirettamente collegate a essi, ovvero le spese che riguardano la manutenzione dell’abitazione, per esempio l’intonacatura, la tinteggiatura dei muri, il pavimento.
Possono usufruire di questo bonus, non solo i proprietari dell'immobile su cui devono essere eseguiti i lavori, ma anche coloro che ne sostengono le relative spese, sebbene non rientrino tra gli intestatari della proprietà; rientrano tra questa categoria, quindi, un convivente del proprietario, come un parente di secondo o terzo grado o un coniuge. Nel caso di attività imprenditoriale eseguita nell'edificio, rientra tra i beneficiari un socio che contribuisce alle spese, ma anche gli imprenditori individuali. Infine, il bonus può essere richiesto anche dagli istituti autonomi delle case popolari o dagli enti che hanno scopi equiparabili agli istituti.
È possibile usufruire del Sismabonus anche per lavori antisismici condominiali eseguiti sugli spazi comuni. Anche in questo caso, se dopo l'esecuzione degli interventi si passa a una sola classe di rischio sismico inferiore, la percentuale di detrazione delle spese totali è pari al 75%, mentre se si passa a due classi di rischio inferiori è pari all'85%. Se invece si vogliono eseguire con lo stesso bonus sia lavori antisismici, sia quelli finalizzati alla riqualificazione energetica per gli spazi comuni di edifici condominiali, le percentuali da prendere in considerazione sono pari all'80% per una classe di rischio sismico inferiore e all'85% per due classi inferiori.
Il Superbonus 110% si divide in due tipi d'intervento che si traducono con il Super Sismabonus, chiamato anche Sismabonus 110% e il Super Ecobonus. Le due agevolazioni fiscali hanno come obiettivo due tematiche differenti. Il Super Ecobonus 110 è stato emesso per agevolare i beneficiari con le spese dei lavori di efficientamento energetico; il Sismabonus 110%, invece, incentiva i lavori antisismici.
Grazie al Superbonus viene detratta dalle spese totali una percentuale pari al 110% su tutte le spese eseguite dal 1 luglio 2020 fino al 31 dicembre 2021, divise in cinque quote annuali e di un importo massimo di 96.000 euro.
Per le case unifamiliari, edifici composti da un massimo di 4 unità immobiliari e istituti autonomi case popolari, nel caso i lavori siano completati al 60% entro giugno 2022, il superbonus 110% è stato prorogato fino al 31 dicembre 2022, mentre per tutti i condomini il termine è il medesimo ma senza vincoli sul completamento del 60% entro giugno dello stesso anno.
Da tenere inoltre in considerazione che nella Nota di aggiornamento al Def 2021 (Nadef), approvata dal Consiglio dei Ministri il 30 settembre, si propone una ulteriore proroga del Superbonus 110% fino al 2023. Nella Nota non si menziona direttamente il Superbonus, ma si fa riferimento “agli incentivi all’efficientamento energetico degli edifici e agli investimenti innovativi”. Tali proposte anticipano la presentazione della Legge di Bilancio in Parlamento del prossimo 20 ottobre e a breve avremmo conferma definitiva della suddetta proroga.
I beneficiari di tale bonus possono essere i singoli individui che possiedono una o più abitazioni di proprietà su cui devono essere eseguiti interventi antisismici e per l'efficientamento energetico. I lavori possono essere svolti, infatti, anche nelle seconde case. Altri beneficiari sono i condomini, ma anche gli istituti autonomi delle case popolari, le organizzazioni di volontariato e le onlus. Esclusivamente per un intervento su spogliatoi di palestre e centri sportivi, possono usufruire del superbonus anche le società sportive. Sono esclusi dal superbonus 110% le abitazioni signorili, i castelli e le ville. Inoltre, è possibile avere il bonus solo se i lavori di isolamento termico superino il 25% di superficie dell'abitazione.
Il beneficio fiscale dell'Ecobonus 110 può essere ottenuto solo da chi deve eseguire interventi trainanti. Rientrano in questa tipologia di lavori l'isolamento termico delle superfici, la sostituzione di impianti di climatizzazione, l'isolamento del tetto e il Sistema di Cappotto Termico.
Grazie all'esecuzione di questa categoria di interventi, viene dato l'accesso all'esecuzione di interventi trainati, che il proprietario della proprietà può scegliere di eseguire. In questa categoria rientrano lavori come la sostituzione degli infissi, l'installazione di impianti fotovoltaici e di colonnine per la ricarica delle macchine elettriche, le schermature solari, ma anche l'eliminazione delle barriere architettoniche per facilitare persone anziane o portatrici di handicap.
Sia gli interventi trainanti che quelli trainati presentano, però, un limite di spesa consentito. Per il cappotto termico nelle abitazioni autonome o unifamiliari la spesa massima da cui detrarre il 110% è di 50.000 euro, mentre negli immobili che presentano fino a otto unità, l'importo di spesa è di 40.000 euro per ognuna delle unità. Se un edificio ha più di otto unità, a questo punto l'importo massimo di spesa è di 30.000 euro per ogni unità.
Anche nel caso della sostituzione degli impianti di climatizzazione è necessario rientrare nei limiti di spesa; nel caso di immobili unifamiliari o indipendenti la spesa è pari ai 30.000 euro, mentre per edifici che presentano più di otto unità la spesa massima è di 15.000 euro per ogni unità. Infine, se gli interventi vengono effettuati negli spazi comuni, la detrazione è di 20.000 euro per ogni unità.
Per quanto riguarda invece gli interventi trainati, per la sostituzione delle finestre la spesa detraibile è di 60.000 euro, per l'installazione degli impianti fotovoltaici e quella dei sistemi di accumulo è pari a 48.000 euro per ognuno degli interventi.
Alla conclusione dei lavori, l'abitazione deve aver raggiunto il miglioramento energetico di almeno due classi, o comunque della classe più alta che può essere ottenuta a maggiorazione di questo minimo stabilito.
Per ottenere il miglioramento energetico necessario al Superbonus 110 il Sistema a Cappotto Termico è fondamentale, inoltre permette di aumentare il valore della propria abitazione e mantenerlo con il passare del tempo.
È importante, però, che la scelta del Cappotto Termico sia ben studiata, in modo da avere un risultato di qualità. Per questo motivo, è fondamentale scegliere sempre un Sistema a Cappotto Termico ETICS, ovvero l'unico certificato a livello europeo. Il Cappotto Termico ETICS garantisce ottimi risultati, durata nel tempo e resistenza.
Ovviamente, è necessario scegliere anche una manodopera specializzata e competente, tra cui un progettista e un posatore che fisserà il sistema; solo un buon progettista del sistema a cappotto che sia in grado di svolgere correttamente i calcoli termici, garantirà un lavoro efficiente e di qualità e allo stesso modo, anche chi dovrà applicare il sistema a cappotto dovrà avere le competenze necessarie.
C’è inoltre da considerare che il Sistema a Cappotto ETICS, per essere tale, viene vincolato a una serie di normative che devono essere rispettate. In primis deve essere fornito in kit con certificazione ETA secondo ETAG 004 o EAD 040083-00-0404 e di marcatura CE di sistema per ogni suo componente.
Con il Decreto Legge ''Rilancio'' del 2020 sono state apportate alcune modifiche al Sismabonus tradizionale del 2017 (su cui si faceva riferimento a inizio articolo) e il risultato è stato rinominato in ''Sismabonus 110%''. Tale agevolazione fiscale è stata prorogata fino a giugno 2022. Si tratta di un bonus che porta molti più vantaggi a chi ne beneficia, rispetto al Sismabonus tradizionale. Per questo motivo, però, i requisiti di accesso sono più restrittivi.
Per esempio, in questo caso, nell'abitazione o nell'edificio commerciale i proprietari devono essere almeno due; nel caso del Sismabonus tradizionale, invece, questo dato è irrilevante e può essere incluso un immobile anche con un solo proprietario.
Ma non finisce qui: con il bonus tradizionale è necessario fare il passaggio di almeno una classe di rischio sismico inferiore grazie ai lavori eseguiti, mentre invece il Sismabonus 110% non prevede tale obbligo. Infatti, possono essere eseguiti qualsiasi tipologia di lavoro strutturale, in modo che la propria abitazione migliori in termini antisismici anche solo del minimo indispensabile; anche in quest'ultimo caso, quindi, la detrazione del 110% sarà garantita ai beneficiari.
Sostanzialmente, tale misura è stata adottata dal governo in modo da rilanciare il settore dell'edilizia e combattere la crisi economica causata dalla pandemia del Covid-19.
Ovviamente, anche in questo caso l'edificio, per essere ristrutturato, deve trovarsi in una delle tre zone ad alto rischio sismico. L'importo massimo di spesa deve essere pari ai 96.000 euro.
Parliamo adesso di un ulteriore bonus messo a disposizione dal governo per agevolare chi ha la necessità di ristrutturare la propria abitazione o svolgere interventi di manutenzione ordinaria per migliorare lo stato complessivo della casa sotto ogni punto di vista. Per accedere al Bonus Ristrutturazioni, quindi, non vengono prese in considerazione soltanto le abitazioni che si trovano in una zona ad alto rischio sismico.
Durante la pandemia si è parlato molto anche di questo bonus, ma in realtà tale agevolazione fiscale esiste da molti anni. In origine, le detrazioni erano pari al 36% su una spesa massima di 48.000 euro, ma in seguito, per promuovere la ripresa del settore edilizio e motivare i cittadini a usufruirne, la percentuale di detrazioni è aumentata. Infatti, su tutte le spese di ristrutturazione e restauro sostenute dal 26 giugno 2012 fino al 31 dicembre 2021 viene detratto il 50% su una spesa massima di 96.000 euro, divisa in 10 quote annuali. In base a ciò, ogni anno viene restituito il 10% della quota.
Per chi invece necessita della detrazione subito è possibile che venga effettuata la cessione del credito, con la quale la somma di denaro viene anticipata da una banca ma a causa del tasso d'interesse non viene raggiunto effettivamente il 50% di detrazione.
I lavori di manutenzione ordinaria o straordinaria, di ristrutturazione o restauro e di risanamento conservativo possono essere svolti sia su singole unità immobiliari, sia sugli spazi comuni di edifici residenziali.
Nella categoria di lavori di manutenzione ordinaria rientrano interventi come l'installazione di scale di sicurezza o scale interne, l'installazione di servizi igienici, l'installazione di ascensori, lavori per aumentare il risparmio energetico, la sostituzione degli infissi, la recinzione di un'area privata e l'inserimento di nuovi generatori di emergenza.
Per quanto riguarda invece i lavori di manutenzione straordinaria, rientrano in questa categoria la sostituzione della caldaia, degli infissi e dei sanitari, gli interventi e il consolidamento strutturale e il rifacimento di muri e scale.
Per accedere al Bonus Ristrutturazioni, nelle singole abitazioni deve essere svolto almeno un lavoro di manutenzione straordinaria, mentre per i condomini questo obbligo non persiste.
Tra i beneficiari del bonus rientrano, oltre ai proprietari dell'abitazione, i titolari di un diritto reale di godimento, i soci di cooperative, i locatari o i comodatari, gli imprenditori individuali, e coloro che producono redditi in forma associata.
Il Bonus Facciate è un'agevolazione fiscale messa a disposizione dallo Stato che detrae il 90% dalle spese totali riguardanti la ristrutturazione o il restauro delle facciate esterne degli edifici.
Gli interventi possono interessare qualsiasi parte esterna dell'edificio, come i balconi, i marmi, i fregi, l'ornatura e sono compresi anche la pulitura, la tinteggiatura, la sistemazione delle parti impiantistiche che interferiscono con la facciata esterna, il ripristino o il miglioramento delle caratteristiche termiche dell'edificio nel caso in cui non sia presente un sistema di riscaldamento e l'acquisto di materiali per qualsiasi lavoro sia connesso a quelli citati in precedenza.
Il Bonus Facciate riguarda tutte le spese sostenute dal 2020 fino al 31 dicembre del 2021. È molto semplice accedervi dato che non ci sono particolari requisiti; l'importante è che gli edifici su cui devono essere eseguiti i lavori siano già esistenti, e non da costruire e che siano posizionati nella zona A, ovvero il centro storico di un comune da cui si trae beneficio artistico o culturale o in zona B. La zona B, ovvero una zona di completamento, che comprende le parti di un comune totalmente o parzialmente edificate. Sono escluse, invece, le proprietà di tipo agricolo e le case in campagna e qualsiasi tipologia di territorio rurale.
Rientrano tra i beneficiari, quindi, i singoli individui, le società, le associazioni di professionisti e gli enti pubblici e privati.
La finalità di tale agevolazione è quella di migliorare l'estetica degli edifici presenti nel nostro Paese. Secondo questa logica, quindi, sono esclusi dal bonus interventi su spazi interni degli edifici, portoni, cancelli, infissi e cortili, tutti spazi che, quindi, non sono visibili dall'esterno.
Il vantaggio di tale agevolazione fiscale, è che si va ad aggiungere all'ecobonus, indirizzato all'inserimento del Sistema a Cappotto Termico e agli interventi per un maggiore risparmio energetico, senza quindi mettere chi ne vuole usufruire in posizione di scelta tra un bonus o l'altro. In questo modo, quindi, si può godere di ulteriori vantaggi e sconti che agevolano al massimo i beneficiari.