Mercato dell'edilizia: quali settori sono in ascesa?

Il settore edile raffigura tuttora una importante realtà per il panorama imprenditoriale nazionale, ma è anche quello che ha risentito maggiormente della crisi.

ll mercato delle costruzioni sta però iniziando a riprendersi grazie alla piega positiva che sta finalmente prendendo (anche se lentamente) l’economia italiana: a fornire una buona spinta all’edilizia sono soprattutto le agevolazioni fiscali per l’acquisto della prima casa, come riporta il XXVI° rapporto congiunturale e previsionale del Cresme (Centro ricerche economiche e sociali del mercato dell'edilizia).

Quali saranno i settori in ascesa nei prossimi anni per il mercato edile? Dovrebbe conviene investire? Quali sono i materiali che verranno più richiesti? Vediamoli insieme.

 

I settori in ascesa nel mercato dell’edilizia

 

I materiali maggiormente utilizzati

Da diverse ricerche di mercato è emerso che i sistemi innovativi più usati per costruire o ristrutturare gli immobili sono stati: il legno strutturale/lamellare, i moduli con alte prestazioni termo-acustiche e le tecnologie a secco.

Le previsioni dei materiali che andranno per la maggiore in futuro saranno principalmente i materiali naturali e riciclabili come il sughero la paglia e la lana, ma anche materiali riconvertiti come fibre vegetali, tessili e plastica.

Le costruzioni innovative non comprendono solamente le soluzioni “green”, ma sono caratterizzate anche dal continuo utilizzo di prodotti quali l’acciaio, conosciuto per la sua flessibilità che permette la costruzione di case e murature portanti davvero sicure.

In caso di sisma, infatti, la struttura sarà in grado di superare gli sbandamenti provocati dal terremoto, restando immune ai danni strutturali.

Per chi, invece, vuole rinforzare la muratura portante senza dover buttare giù casa, l’altra novità è il ciclo strutturale che permette di intervenire esternamente - quindi senza quasi stressare il muro che si vuole consolidare - e migliorare le prestazioni della struttura, sia dal punto vista meccanico che da quello abitativo.

 

La crescita del fatturato estero

Da quanto è emerso dall’Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) il fatturato delle aziende edili italiane che lavorano all’estero è in continua crescita, ciò dovuto al quadro normativo che premia la qualità e l’autorevolezza delle imprese che vogliono sperimentare questa nuova strada.

Attenzione però alla concorrenza: i risultati sono importanti, ma la competizione per arrivarci è decisamente accesa.

 

L’impiantistica edile

Le tecnologie elettrotecniche, elettroniche e meccaniche che si rivolgono al mercato dell’edilizia hanno una importanza fondamentale all’interno del mondo delle costruzioni edili ed infrastrutturali.

La crescita si riscontra principalmente nelle nuove tecnologie e nel risparmio energetico: quest’ultimo in particolare ha conosciuto una crescita esponenziale negli ultimi 6 anni e non accenna a fermarsi, dando particolare spazio alle tecnologie domotiche, agli impianti fotovoltaici, ai sistemi di previsione di incendi e di anti intrusione.

 

La riqualificazione energetica

La riqualificazione energetica degli edifici si posiziona di diritto tra i comparti delle costruzioni più in crescita: l’efficientamento energetico sta, infatti, diventando la strada necessariamente percorribile dalle imprese edili, soprattutto dopo l’entrata in vigore della Direttiva Europea 2018/844/UE.

Sono stati inoltre riconfermati anche dalla Legge di Bilancio 2019, gli incentivi fiscali per i lavori in casa finalizzati al risparmio energetico, il cosiddetto Ecobonus. Gli incentivi fiscali, nel complesso, nel 2018 hanno attivato investimenti per 28,6 miliardi.

 

Favorire la crescita nel settore edile: il rapporto OISE

Il rapporto OISE ha come obiettivo quello di aiutare la crescita del settore edile, indicando strade percorribili attraverso l’innovazione, la scelta dei materiali e delle tecnologie, e l’adeguamento normativo con l’adesione alle direttive europee. Negli anni, ha rivelato le trasformazioni nel modo di costruire, nella domanda di mercato e nei riferimenti normativi a seguito della spinta dell’Ue.

Secondo il rapporto, attraverso la formazione professionale, la riqualificazione e la manutenzione del patrimonio edilizio italiano sarà possibile creare più di 700mila posti di lavoro a regime, che possono arrivare fino a un milione se il settore deciderà di investire in modo serio in qualità, trasparenza, innovazione e formazione.

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